mercoledì 29 aprile 2009

Gnocchetti con le salsicce

Chi ha detto che per fare un buon sugo, bisogna farlo cucinare delle ore? Spero nessuno. Soprattutto se si tratta di un sughetto per poche persone, è possibile prepararlo nel tempo di cottura della pasta. Voi preferite le bottiglie con la passata o il classico pomodoro pelato? Io da sempre scelgo il secondo, compro i barattoli in scorta, poi passo il pomodoro con il passaverdure e ottengo una passata che conservo per massimo tre gg. in frigo (non dura di più!). La passata cosi ottenuta la uso per colorare e insaporire il brodo di carne, per la pizza, per i sughi veloci come quello odierno e per qualsiasi altra ricetta che richieda un cucchiaio di passata. Io uso questo prodotto della Casar, i pomodori sono coltivati dalle mie parti, sono prodotti selezionati e di qualità. Costa un pò di più ma su certe cose non economizzo!
Preparazione 20 minuti circa.
Costo: un euro massimo a persona.
Per tre persone:
250 grammi di gnocchetti (vi suggerisco di visitare il link, i prodotti proposti sono ottimi con un buon rapporto qualità/prezzo e si trovano nei migliori market di tutta Italia),
salsiccia sarda secca,
cipolla tritata grossolanamente,
olio extravergine di oliva,
passato di pomodoro pelato o pomodoro pelato in pezzi,
peperoncino (facoltativo),
zafferano,
sale,
pecorino sardo o parmigiamo.

Mettete a bollire l'acqua. Versate cinque cucchiai di olio nella padella antiaderente fate scaldare e unite la cipolla (unite il peperoncino se avete intenzione di farla piccante), fate dorare un attimo e unite la salsiccia tagliata a dadini. Fate rosolare a fiamma viva, unite due bicchieri di passata, aggiustate di sale. Fate evaporare e prima di spegnere mettete una puntina di zafferano. Io metto lo zafferano e non il peperoncino. Nel mentra l'acqua sarà giunta a ebollizione, salatela e versate la pasta, cuocete come piace a voi più o meno al dente e scolate. Unite la pasta alla padella con il sugo fate saltare e spegnete la fiamma. Servite e spolverate per chi lo gradisce, con del pecorino Sardo. Io suggerisco il formaggio stagionato prodotto da un misto di latte vaccino e latte di pecora prodotto dalla azienda F. Podda, è un formaggio a pasta rosata, ottimo da mangiare sia così che grattugiato sui primi piatti. Il costo è piuttosto elevato ma si tratta di un formaggio di un buon livello che non ha nulla da invidiare a formaggi più noti.

Leggi tutto...

Polpette saporite

Le polpette sembrano un piatto banale, un pò di carne aglio e prezzemolo olio per friggere e il gioco è fatto..... invece no si rischia di trovarsi nel piatto un pallino di carne insipido e asciutto. E in realtà erano così che mi venivano le prime polpette. Poi ho guardato attentamente come le cucinava mia mamma, ho rubato il segreto a mia suocera e finalmente dopo anni ho imparato a fare delle polpettine di carne niente male (o almeno così si dice).
Tempo di preparazione un ora totale
Costo 8 euro circa per quattro persone.
500 gr di polpa di manzo magra,
2 uova intere,
pane grattugiato,
parmigiano grattugiato,
aglio e prezzemolo tritato,
latte,
sale,
olio d'oliva,

Fatevi macinare dal macellaio 500 gr di polpa di manzo magra, se vi piace fate aggiungere della polpa di maiale.
La sera prima o al mattino presto mettete la carne in una terrina e condite con due uova intere, aglio e prezzemolo tritati finemente. Riponete in frigo. Tirate fuori dal frigo la terrina e riportatela a temperatura ambiente, aggiungete abbondante parmigiano grattugiato, latte, pane grattugiato e salate. Lavorate benissimo con le mani, se l'impasto è asciutto aggiungete latte, al contrario se è troppo morbido aggiungete pane grattugiato.


Preparate un trito di prezzemolo e mischiatelo a del pane grattugiato, fate le polpette, passatele e ripassatele più volte in questo miscuglio per impanarle.

Friggetele in olio d'oliva (non olio di semi, ribadisco olio di oliva!), riponetele nella carta assorbente ad asciugare, tenetele in caldo e servitele con abbondante verdura fresca. Il trucco per avere delle polpette morbide e succose dentro è fare una crosticina spessa con il pan grattato durante l'impanatura. La fiamma di cottura deve essere media, semmai la regolate durante la cottura. L'idea in più è aggiungere del prezzemolo tritato e friggerle nell'olio d'oliva. Provare per credere!!

Ah non spendete per la carta assorbente, riciclate le buste di carta come quella che vedete in foto. Io la apro con le forbici e la giro dalla parte pulita. Assorbe meglio di qualsiasi altra carta.

Leggi tutto...

martedì 28 aprile 2009

Farfalle pancetta e zucchine

Questo primo piatto dal sapore estivo, ahimè la primavera con i suoi caldi raggi tarda ad arrivare, ci regala sapori delicati per chi ama la zucchina e più decisi per chi ama le carni insaccate. Ma quando il piatto sarà pronto sarà proprio la zucchina, cosi umile ad assumere il sapore più significativo. La zucchina ha la capcità di assorbire tutti gli aromi e di essere una vera e propria trasformista in cucina.
Tempo di preparazione: 20 minti circa.
Costo contenuto: max un euro e cinquanta a porzione.
Per tre persone:
250 gr di pasta formato farfalle,
una zucchina piccola,
pancetta affumicata cruda,
7/8 pomodorini tipo quelli di pachino,
cipolla tritata grossolanamente,
due spicchi d'aglio,
olio extravergine di oliva,
vino bianco,
sale,
parmigiano grattugiato.
Mettete a bollire la pentola con l'acqua per cuocere le farfalle.
Intanto in una padella versate cinque cucchiai di olio d'oliva e fatevi rosolare l'aglio a fuoco medio, quando è dorato levatelo. Versate la cipolla tritata e fate rosolare velocemente. Unite le zucchine tagliate a pezzetti non troppo sottili e la pancetta. Girate e fate rosolare, la zucchina non deve disfarsi. Sfumate con il vino bianco e fate cuocere ancora un poco. Lavate i pomodorini divideteli a metà e aggiungeteli girando velocemente, fateli cuocere delicatamente. Salate e levate dal fuoco. Nel frattempo l'acqua sarà giunta a bollore, e avrete versato le farfalle, fatele cuocere al dente, scolatele e unitele al sugo nella padella. Fate saltare a fiamma viva. Servite subito e se vi piace spolverate con parmigiano grattuggiato
Leggi tutto...

martedì 21 aprile 2009

Gulash

Il clima è ancora fresco e quindi ancora possiamo preparare il gulash, che io prediligo fare quando il clima è addirittura freddo. Non so, forse perchè la prima volta lo assaggiai a casa di mio fratello in Germania, fuori c'era un freddo secco e tirava aria di neve.... E' vero che ogni cibo si lega ai ricordi. Ancora oggi associo odori e sapori dell'infanzia a luoghi: la casa dei nonni, la casa dei miei quando ero piccina, le case dei vicini ciascuno con un profumo diverso impresso da qualche parte nel cervello e chi a volte mi assale all'improvviso con un ondata forte di nostalgia.
Per una ricetta per 4 persone preparate
600 gr circa di polpa di manzo (fatela preparare già tagliata al vostro macellaio di fiducia)
250 gr di cipolle a fettine,
olio extravergine di oliva,
un cucchiaino di paprika dolce,
pomodoro pelato passato almeno due bicchieri,
2 patate di media grandezza,
2 o 3 carote,
2 coste di sedano,
vino bianco.

Nella pentola in acciaio mettete l'olio di oliva versate le cipolle e fate ben imbiondire, versate la carne tagliata a pezzi e fate rosolare, quando l'acqua si ritira aggiungete del vino bianco, fate ancora cuocere a fiamma lenta, quando la carne è a metà cottura aggiungete i pomodori pelati passati e la paprika, fate cuocere ancora, prima che la carne tenda a disfarsi, quindi quando è ancora soda (a circa 15/20 minuti dal termine della sua cottura) aggiungete le carote fate cuocere 5 minuti poi aggiungete le patate e il sedano, controllate che rimanga abbastanza sugo, altrimenti aggiungete del brodo di carne.
Fate terminare la cottura, regolate di sale e servite su una terrina con pane abbrustolito e abbondante sugo, in mezzo al tavolo disponete dell'altro pane abbrustolito. E' un piatto unico facciamolo precedere da un buon antipasto, seguire da dei formaggi stagionati, della frutta di stagione e un buon dolce fatto in casa.
Accompagnamo questo piatto di origini lontane, che qua è leggermente rielaborato, con un Duca di Mandas. E' una cena che scalda non solo il corpo ma anche il cuore....

Leggi tutto...

venerdì 17 aprile 2009

Dolcetti carote e mandorle

Talvolta non si sa come far mangiare le verdure ai bambini, uno stratagemma può essere quello di mascherarle in qualche modo nei cibi. Per far mangiare ai bambini le carote di questa ricetta non abbiamo bisogno di alcun trucco, perchè sono talmente buoni che una per farli contenti non basterà.

Ingredienti
- 500 gr di carote
- 150 gra di mandorle dolci spellate e macinate molto fini
- tre rossi di uovo e realtivi bianchi montati a neve
- 60 gr di burro ammorbidito a temperatura ambiente
- 100 gr di zucchero
- la buccia di un limone grattugiata
- mezza bustina di lievito per torte
- circa 30 pirottine di carta
Se le mandorle hanno la pellicina marrone, mettetele a bagno nell'acqua ben calda e spellatele.
Passatele nel mixer con il blocco coltelli in maniera che si polverizzino. Montate a neve ferma i tre bianchi d'uovo aggiungendo un pizzico di sale e metteteli da parte. Grattate le carote dalla buccia, passatele nel mixer a pezzetti finissimi. Nell'insaltiere o nell'impastatrice lavorate benissimo lo zucchero, i tre rossi e il burro.

Aggiungete le mandorle, le carote, la farina nel quale avrete mescolato la mezza bustina di lievito e da ultimo incorporate i bianchi delicatamente.

Riempite le pirottine con un cucchiaio e mezzo di composto, disponete sulla teglia da forno a 180° per 45 minuti circa.

Sfornate e spolverizzate con lo zucchero a velo vanigliato:

Leggi tutto...

lunedì 13 aprile 2009

Sa Panada: pane farcito di carne, carciofi e patate

Un piatto tipico della Sardegna è "Sa Panada" si può fare di anguille oppure di carne mista, salsicce, manzo, maiale o agnello. La ricetta originale prevede l'utilizzo dello strutto. Io ho modificato leggermente questa ricetta adattandola ai gusti della mia famiglia. E sinceramente non amo molto le anguille, pertanto la faccio si carne mista manzo, salsiccia e maiale, oppure di solo agnello. Come verdure utilizzo sempre patate e carciofi.
E' un piatto piuttosto corposo io lo suggerisco come piatto unico. La versione che suggerisco oggi è abbondantemente variata rispetto all'originale ricetta. In questa versione si ottiene una sorta di pane farcito.
Per la pasta:
600 gr di farina,
olio qualche cucchiaio,
20 gr di lievito di birra,
acqua tiepida per impastare.
Per il ripieno
300 gr di carne di manzo,
300 gr di salsiccia fresca,
300 gr di carne di maiale,
pomodoro secco,
rondelle di cipollotto,
olio extravergine di oliva,
patate,
carciofi.
Impastate la farina, con l'olio, il lievito precedentemente sciolto nell'acqua e l'acqua tiepida. Fate un impasto morbido, mettete a lievitare in un luogo tiepido per almeno due ore.
nel frattempo tagliate la carne a dadini, pulite i carciofi e fateli a fettine grossolane, le patate a tocchetti, il pomodoro secco a pezzetti e le rondelle di cipollotto, condite il tutto con l'olio d'oliva e mettete a riposare.

Quando la pasta è lievitata dividetela in parti disuguali, una parte per la base

Foderate la teglia e versateci dentro la carne e le verdure e chiudete con il restante impasto che avrete steso, incollate i due lembi molto bene aiutandovi con le dita inumidite di acqua.

infornate per almeno un ora e mezzo (anche due) a 200° finchè l'esterno non è ben dorato:

Poi servite tagliendone una fetta come una torta con un buon vino rosso corposo e abbondanti verdure fresche.
Buon appetito

Leggi tutto...

Asparagi con le uova

Tanta pioggia e ancora poco sole significa tanti asparagi selvatici. Gli asparagi vivono la loro esaltazione di gusto cucinati con le uova. Se ancora ne avete raccolto, ed oramai la raccolta è quasi chiusa, puliteli cimando la parte più tenera, lavateli velocemente sotto acqua corrente e cucinateli così con la loro acqua o al massimo aggiungendone un goccino. Gli asparagi non vanno lessati, come erroneneamente si crede, si perderebbe il prezioso contenuto di vitamine e sali minerali. Si cucinano nella loro acqua, fino a che questa non si ritira, così sono pronti sia per essere congelati che per essere cucinati nei diversi modi, nelle lasagne come già abbiamo visto o come illustriamo oggi.


Ingredienti:
Asparagi selvatici,
cipollotto,
olio extravergine di oliva,
uova,sale q.b.

In un padellino mettere tre cucchiai d'olio e alcune rondelle di cipollotto fate scaldare e rosolate appena, aggiungere gli asparagi girate finche non sono abbastanza caldi, versate l'uovo e mantecate subito, regolate di sale e spegnete, senza far asciugare troppo.

Il nostro antipasto o contorno è pronto: potete infatti scegliere di servirlo ad inizio pasto e due cucchiai a persona bastano, oppure in porzione più abbondante come contorno, in questo caso calcolate mezzo uovo a persona.
Altrimenti dopo un primo pasto di pasta è ottimo come secondo se calcolate un uovo a testa.

Leggi tutto...

Carciofi alla diavola

Questo piatto, ha una storia. Un viaggio a Genova a Natale del 1986, io e mio marito appena sposini, a casa di amici. Nessuna delle due coppie aveva figli, girammo in lungo e in largo Genova, il suo entroterra e buona parte della costa comprese Le cinque Terre.
Il bello era andare a far la spesa e cucinare tutti assieme, ed è a casa loro, un appartamento al primo piano nella zona di Pegli, con un piccolo ma curato giardino, che ho conosciuto la torta pasqualina e questi carciofi.
Ci vuole solo la pazienza per pulirli, poi il resto è solo cottura. Scegliete carciofi non di primo taglio, che costano meno, ma badate che non stia per spuntare il fiore, il carciofo si riconosce se è vecchio perchè tende ad assumere un aspetto ciccione nella parte più larga, ed è di colore più chiaro. Il carciofo più giovane, anche se non di primo taglio è bello verde, sodo e longilineo.
Per 4 persone:
8 carciofi con le spine,
5 spicchi d'aglio,
abbondante prezzemolo tritato grossolanamente,
olio extravergine di oliva,
sale.

Pulite i carciofi levando la parte esterna dei gambi, levate le foglie esterne e tagliate una parte abbondante delle foglie, scavate al centro ricavando un buco.
I gambi fateli a tocchetti e seminateli fra i carciofi posati sulla teglia, mettete nel buco al centro del carciofo mezzo spicchio d'aglio, mezzo cucchiano diprezzemolo tritato e sale. Ripetete l'operazione per tutti carciofi. Fate cadere a filo l'olio su ogni carciofo.
Infornate per un ora e mezza almeno, nel forno a duecento gradi. Devono assumere un aspetto dorato.

Leggi tutto...

sabato 11 aprile 2009

Dolci Sardi: Formaggelle o Parduas

Il dolce tipico della Pasqua in Sardegna sono le formaggelle, altrimenti chiamate "Parduas".
L'ingrediente principale è il formaggio pecorino fresco, fatto al massimo da qualche giorno. Si possono fare sia solo di formaggio sia di formaggio e ricotta pecorina.
A casa mia si propende per quasta seconda soluzione in quanto si ottiene un dolce più morbido. Ogni ricetta è comunque legata alle tradizioni del luogo e della famiglia. La mia ricetta si tramanda di generazione in generazione e io continuo a farle come le prepara mai madre tutt'oggi e come facevano le mie zie e le nonne. Non ho cambiato nulla dei loro ingredienti. L'unica cosa che ho cambiato è che mi faccio aiutare dalla tecnologia e non grattugio il formaggio a mano ma uso il mixer.

Ingredienti:
800 gr di formaggio pecorino fresco
200 gr di ricotta pecorina freschissima
tre rossi d'uovo
due bustine di zafferano
200 gr di zucchero
200 gr di farina
la buccia grattugiata di tre arance
Per la sfoglia:
400 gr farina 00
un cucchiaio di strutto
acqua tiepieda
Per la decorazione:
miele e diavolini colorati
Preparazione:
La sera prima passate il formaggio nel mixer e grattugiatelo molto fine così:

mettete la ricotta, il formaggio, la buccia grattugiata dell'arancio, i rossi d'uovo, lo zafferano in una conca o un grosso insalatiere e impastate con le mani, fino a ottenere un impasto omogeneo e di colore giallo, così:

mettete a riposo in frigo per una notte.
Impastate la farina con lo strutto e l'acqua per la sfoglia stendetela con il rullo e con un bicchiere fate una forma tonda sopra posatevi una pallina di impasto così:

Piegate i bordi così

riempite la teglia e infornate a 180° per circa un ora, devono essere ben dorate:

Andate fino a esaurimento ingredienti.
Una volta sfornate decorate con miele e diavolini colorati.
Servite con un bicchierino di mirto, meglio se fatto in casa!

Leggi tutto...

Ravioli dolci alla marmellata

Con pochi e poveri ingredienti possiamo realizzare questa ricetta, adatta fino a tutta la primavera, è una versione delle chiacchere, con meno ingredienti.
Da noi capita che si facciano anche in questo periodo, perchè se avanza della pasta del nostro dolce tipico del periodo Pasquale, non si butta via e si frigge dopo averla farcita come dei ravioli con della marmellata o con "il sanguinaccio" che anticamente si faceva con il sangue del maiale appena ammazzato, ora si fà solo con il cacao amaro e il cioccolato fondente, l'uva passa, i semi di anice.
Cosa occorre:
- 200 gr di farina
- strutto un cucchiaio
- marmellata
- olio per friggere
Si impasta velocemente la farina, con lo strutto e un pò d'acqua tiepida. Si stende la pasta con la macchia a rullo, lo spessore dipende dai gusti, si posa un cucchiaino di marmellata ogni tre cm. e si mette sopra la sfoglia, stesso procedimento dei ravioli, con la rondella tagliapasta si fanno dei fazzolettini, che friggerete in olio bollente facendo dorare da entrambe le parti.
Li fate asciugare sulla carta assorbente, poi li disponete su un piatto di portata e li spolverizzate di zucchero velo.
Se avete dei bambini, li fate partecipare utilizzando la rondella tagliapasta, poi durante la frittura li fate allontanare, perchè se si rompe la sfoglia la marmellata fa schizzare l'olio.
Leggi tutto...