mercoledì 28 ottobre 2009

Strudel di mele cotogne

L'abitudine di usare ciò che c'è in dispensa, come spesso ripeto, credo che sia molto ancestrale. Nel nostro dna sicuramente ereditiamo un gene che regola l'utilizzo razionale di ciò che produciamo. Non sono sicura che sia presente in tutto il genere umano di questo terzo millennio, credo anzi che questo gene nella società occidentale sta scomparendo. Non nei foodbloggers che si impongono, all'interno del loro continuo percorso di esplorazione e innovazione, ad utilizzare materie prime stagionali.
E' così che in questo periodo autunnale, si proprone la lavorazione di materie prime nelle diverse varianti possibili.
Ho preso spunto da una ricetta letta su La ricetta perfetta, con le dovute varianti, perchè io non mi sognerei di comprare delle mele se in casa ho le cassette di mele cotogne di nostra produzione da smaltire. Ho poi scoperto che lo strudel di mele cotogne è una tipica ricetta veneta anche se è leggermente diversa da quella che ho sperimentato oggi.

Per la sfoglia:
  • 250 grammi di farina,
  • acqua tiepida per impastare,
  • olio di semi di girasole o di mais,
  • una presa di sale.
Per il ripieno:
  • 5 mele cotogne sbucciate e tagliate a fettine lunghe dello spessore di 4 o 5 millimetri,
  • zucchero semolato,
  • succo di un limone,
  • uvetta,
  • marmellata di fichi, quella descritta in questo post,
  • pangrattato.
Ho pulito le cinque mele cotogne, le ho tagliate a fettine sottili, ho speremuto il succo di un limone,  le ho spolverate di zucchero semolato, le ho girate per bene e lasciate a riposare. Ho messo l'uvetta in acqua tiepida ad ammorbire.
Nell'impastatrice a bassa velocità ho impastato la farina, con qualche cucchiaio di olio di semi, la presa di sale e l'acqua tiepida. Dopo venti minuti di lavorazione ho fatto una palla l'ho unta di olio, l'ho messa a riposare in una terrina coprendola con un piatto caldo per mezz'ora. Ho scolato l'uvetta e messa adasciugare su un canovaccio.
Allo scadere della mezz'ora ho preso la palla e l'ho messa nella spianatoia infarinata, ho dato una forma quadrata e ho iniziato a spianare con il matterello, con calma ne ho fatto una sfoglia molto sottile di forma rettangolare, ho unto con l'olio e ho cosparso con il pangrattato. Ho disposto le mele prive di succo in un unico strato uniforme sul pangrattato, ho poi disseminato di marmellata di fichi di mia produzione e l'uvetta ormai asciutta. Poi ho avvolto con calma il rotolo su se stesso. Ho infine chiuso incollando i lembi superiore e laterali. Ho messo della carta da forno in una teglia e vi ho deposto lo strudel senza romperlo. Ho messo in forno per un ora e più con il calore a 200° circa.
Et voilà:



Non credo l'immagine possa mai rendere l'idea di un sapore così sublime...

6 commenti:

The Master Of Cook ha detto...

Purtroppo per chi non può assaggiare, l'immagine rende l'idea benissimo.. eh eh eh

Deve essere sublime. :-)

Rosalba ha detto...

The Master ce n'è ancora un pezzo ajo non fare complimenti!! :-))

marsettina ha detto...

che buono!

Rosalba ha detto...

In effetti lo è (ancora per poco però!)

nicole c ha detto...

Rosalba,che bello il tuo strudel,wauu mi picciono tanto anche le melecotogne a me,deve'essere squisito!!

Rosalba ha detto...

Non piacciono quasi a nessuno, sono contenta che ti piacciano perchè questi sapori un pò antichi si stanno perdendo ed è un peccato :-)

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