Le avrei anche potute chiamare mele cotogne sciroppate, ma in realtà il procedimento non credo sia lo stesso. Diciamo che il mio è un sistema di conservazione di questa frutta che come dicevo abbiamo in abbondanza per la iper produttività dell'alberello nel nostro piccolo giardino. Questo è il secondo anno che le conservo così, il risultato può essere mangiarle così come ho detto in questo post "mele cotogne e sapa" oppure come base per una torta al posto dell'ananas sciroppato.
Oltre alle mele cotogne vi occorrono:
- zucchero,
- acqua,
- vasetti sterilizzati benissimo tramite bollitura in acqua,
- tappi ermetici sterilizzati,
- una pentola capiente per la bollitura.
Sbucciate le mele cotogne e tagliatele in pezzi grossi, sciogliete lo zucchero in acqua, per la quantità fate a gusto vostro. Ricordate soltanto che lo zucchero è un conservante, quindi non lesinate troppo. Mettete le mele nei vasetti e ricoprite con lo sciroppo di acqua e zucchero. Chiudeteli ermeticamente e mettete a bollire per venti minuti circa, l'acqua può anche non coprire i vasetti il sottovuoto viene lo stesso. Fate raffreddare e controllate che le capsule si abbassino (di solito si sente un rumore sordo), quindi che fuoriesca l'aria, altrimenti stringete nuovamente e riportare a bollore per altri cinque minuti.
Et voilà:
Un po' di sano riciclo: per la copertura busta di carta da pane, le etichette sono invece create riciclando le scatole dei pacchi di pasta!
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