domenica 1 maggio 2011

Cannoli Siciliani Con Alcoliche Influenze Sarde

Folgorata sulla via della spesa in un grigio sabato mattina, mi sono fermata una bottega a gestione familiare che vende direttamente al pubblico: ricotta, formaggio fresco, uova di propria produzione.
Entrando si viene avvolti da una nuvola di odore di formaggio e di ovile. Sono odori che stordiscono, talmente al di fuori della quotidianità fatta ormai di essenze artificiali che di odori veri, sembrano riportare ad un passato secolarmente lontano.
La rassicurante presenza dei prodotti di chiara provenienza artigianale richiama alla realtà, suggerendo il confezionamento di nobili alimenti ricchi di sapore e genuinità.
Qui da noi ancora esistono queste botteghe, se ci si capita all'ora giusta ci si trova il formaggio fatto da qualche ora o la ricotta pecorina fumante e ancora carica di siero, che il pastore ha appena portato. Avevano anche le uova di galline, allevate a terra (libere) e ho comprato pure quelle.
Parlando del più e del meno mi sono fatta spiegare come allevano gli animali. Mi è stato spiegato che l'alimentazione con il mangime è un evento raro, ad esempio alle galline si da il grano e il granturco.

Ricordandomi un suggerimento letto dall'amico Emanuele ho preso della ricotta, e recatami febbrilmente al supermercato ho cercato dei cannoli già pronti per dare sfogo alla mia preparazione. Le cialde indicavano negli ingredienti: farina, zucchero, cacao, strutto, aceto di vino e null'altro.
In casa uso sempre ciò che è presente e ho preparato la mia personale crema per riempire i cannoli (mi perdonino i lettori siciliani se capitano di qua), con:
- 300 gr. di ricotta pecorina freschissima
- 120 gr. di zucchero semolato
- 50 grammi di canditi
- 50 gr di cioccolato in gocce
- mezzo bicchierino di "abbardente" (l'acquavite di Sardegna) prodotta in casa.
Ho lavorato tutto a mano, incorporando lo zucchero nella ricotta, con calma fino a far sciogliere tutti i grumi, ho passato le gocce di cioccolato per qualche secondo nel mixer, le ho aggiunte, ho messo i canditi infine ho aromatizzato con l'acquavite.

Che dire?
Nulla, provate e basta, io son troppo di parte.

6 commenti:

giuseppe deliso ha detto...

...l'aspetto in foto è decisamente invitante, se il gusto è allo stesso livello, beh! e allora... bisogna solo tuffarsi!

Rosalba ha detto...

Joe sono stati molto apprezzati, e anche io ne sono rimasta entusiasta, la prossima volto provo a fare da me anche le cialde!

Anonimo ha detto...

Bravissima Rosalba, ti sono venuti molto bene.

Katia, che ha preparato i cannoli che ho pubblicato, ha provato a fare le cialde in casa ma mi ha detto che non le sono venute bene (croccanti e asciutte) come quelle pronte, però ci dovrà pur essere un modo per farle...

Comunque bravissima e grazie per la citazione! :-)

Rosalba ha detto...

Prima o poi proverò a farle da me.
E provarle a cuocere in forno? I fritti non fanno tanto bene, anche se per il cannolo si può fare un'eccezione!
La citazione era doverosa :-)

Günther ha detto...

ma che bravi, farei un tour per gli assaggi, la mia esperienza di cannoli è solo come da dire da consumatore ma penso che un goccia di acquavite ci stia più che bene

Rosalba ha detto...

Eh Günther se passi da queste parti non hai che da dirlo e noi si prepara per una serie di assaggini e pure un pacchetto da portar via come usava un tempo

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