Perchè non sono una food blogger.
Non lo sono per una serie di ordinari motivi. Non mi attrezzo mai preventivamente per cucinare, le ricette nascono prima ancora che nella mia mente, dalle piante da frutto del mio giardino, dai regali degli amici e dei parenti fatti di frutta e verdura di stagione.
Nulla è premeditato. Spesso lo decido all'apertura del frigo. Ecco perchè non posso partecipare ai contest e alle raccolte, perchè o sono troppo in ritardo o eccessivamente in anticipo. L'unico calendario che seguo è quello dettato la presenza degli ingredienti. Non pubblico regolarmente, perchè per quanto mi sforzi mi rifugio spesso nella consuetudine rassicurante di cibi generazionali.
Non sono una foodblogger, perchè in realtà io non so cucinare come sarebbe richiesto. Io sperimento piccole variazioni sui temi forzatamente in accordo con le mie personali sensazioni e ricordi. Il mio modello di ispirazione è geneticamente la mia mamma.
Curiosità statistiche:
Consumo di burro: max cinque panetti da 125 gr. all'anno. Consumo di olio extravergine d'oliva: da due a tre litri al mese. Margarina: non transita manco in frigo. Un kilogrammo di zucchero mi dura almeno un mese.
Non ho mai iniziato una dieta perchè mangio solo ciò che mi serve e bisticcio ciclicamente con la carne, che mangio in microscopiche quantità e solo se ne sento il bisogno ( il che vuol dire che il mio ferro è in down).
Al contrario non butto nemmeno una crosta di pane e nel mio frigo nulla va in scadenza. Il frigo ci rappresenta: ci sta sempre tutto e c'è sempre della verdura pronta e del minestrone, raramente aprendo il frigo vedrete esplosioni di colore e limitazioni di spazio. Però c'è sempre il lievito di birra, le mie marmellate e le mie conserve.
Nella mia dispensa non manca mai quanto occorre per fare i dolci che sanno sempre poco di zucchero perchè dimezzo gli ingredienti: quando gli altri ne mettono 200 io ne metto 100.
Condivido questa passione sul web con gli amici abituali commentatori Gunther che continua a nutrire la mia sete di conoscenza sul cibo, com'è fatto, chi lo produce e come lo si utilizza (notizie che uso anche a scuola per l'educazione alimentare) Emanuele diventanto un amico fin dalla prima ora. E la condivido su feisbuk, dove ci sono perfino le amiche che le mie ricette hanno l'ardire di provarle.
Questi sono i motivi che fanno di me una persona che cucina. La cucina racchiude in sè il gusto della manipolazione, in fondo in fondo è un non fare, facendo cose gradite al palato e alla mente.
4 commenti:
sei cosi come sei e a me piaci molto cosi, perche trasmetti la tua passione, sei te stessa, ed è questo la cosa più importante, per essere food blogger non è necessario essere cordon bleu, anche io dimezzo lo zucchero sempre anzi spesso :-))
Rosalba che bel post che hai scritto. Nemmeno io mi sento un foodblogger professionista(e le mie foto lo dimostrano in pieno) e sinceramente non aspiro nemmeno a diventarlo dato che non ho le "basi" neanche per lavorare in un bar che fa piatti veloci e insalate...
Mi fa piacere però provare a cucinare qualcosa di diverso dal solito, sebbene anche io spesso ritorni ai soliti piatti sicuri e tranquillizzanti...
Insomma, tirando le righe sono d'accordissimo con te e ti ringrazio per quello che hai scritto, mi ha fatto molto piacere leggerlo.
PS: mi ha fatto anche molto piacere leggere la ricetta che sta sopra questo post! eh eh eh
:-)
Gunther ti ringrazio, questa cucina è aperta anche in virtù di amicizie come la tua :-))
Emanuele io ricordo anche una mail sulle formaggelle se non sbaglio... grazie a te!
Quei muffins sono superlativi, a noi sono piaciuti tantissimo!
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